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Che cos’è il vapore saturo?

    Il vapore è ormai utilizzato da molte persone per igienizzare e pulire la casa o i locali pubblici, ma sempre più spesso si sente parlare di vapore saturo. In questo articolo andremo ad approfondire proprio questo tipo di vapore vedendo le principali differenze tra vapore saturo secco e vapore saturo umido. Ma prima vediamo cos’è il vapore acqueo.

    Cos’è il vapore acqueo

    Si tratta dello stato che si crea quando si porta un liquido a ebollizione, in questo caso l’acqua. Il vapore acqueo non ha odore ed è incolore, si distingue dal gas perché questo non può essere portato a condensazione. Esistono varie tipologie di vapore come ad esempio il vapore secco e il vapore saturo che approfondiamo di seguito.

    Vapore saturo secco

    Il vapore saturo secco si realizza quando un liquido è in equilibrio con la fase del vapore. Analizzando l’aspetto tecnico-scientifico, le molecole che abbandonano e che rientrano nel liquido sono un numero uguale, in questo tratto l’evaporazione cessa dopo un processo continuo di rallentamento della stessa.

    Il vapore saturo è molto importante in ambito industriale, ad esempio per le centrali termoelettriche, dato che esaminando il lato “termodinamico” i rendimenti sono sicuramente maggiori.

    Il vapore saturo secco ha enormi vantaggi: grazie allo “shock termico” riesce a sanificare in profondità, uccidendo batteri e micro-organismi. Questo è possibile grazie a tre caratteristiche principali: Pressione, alta temperatura e umidità. L’umidità perché riesce a separare lo sporco dalla superficie, l’alta temperatura elimina lo sporco ostinato, igienizza, sanifica e uccide batteri e micro-organismi che possono produrre grandi quantità di sporco e nuocere alla saluta di chi vive in un determinato ambiente, inoltre possono corrodere le superfici stesse.
    Il vapore saturo secco ha una temperatura superiore ai 140 gradi centigradi. La pressione in questo caso non ha un ruolo centrale ma, collegata agli altri fattori contribuisce ad una corretta pulizia.

    Vapore saturo umido

    Si tratta di uno stato di materia contenente la capacità massima di acqua sotto forma di goccioline piccolissime. Per capire meglio si può prendere come esempio le goccioline della pentola con l’acqua in ebollizione o della nebbia. Da questa definizione si capisce come sia differente del vapore saturo secco. Questo stato di materia è fine a se stessa, oppure utile solo in pochi casi, per la pulizia di macchinari elettrici industriali viene utilizzato il vapore saturo secco.

    Quali sono i vantaggi del vapore saturo secco

    Ribadiamo che il vantaggio principale dell’utilizzo del vapore saturo secco è che permette una pulizia profonda e la sanificazione di ambienti industriali, superfici, anche di tipo complesso e di macchinari elettrici.

    Ma la cosa davvero importante è data dal fatto che si tratta di un metodo di pulizia che non consuma e non inquina. Grazie all’alta temperatura e all’umidità, infatti, questo particolare metodo di pulizia consente di consumare meno acqua e soprattutto meno detergenti. È stato calcolato che, solitamente, il vapore saturo secco utilizza soltanto il 20% della quantità di detergenti necessari per una pulizia tradizionale.

    Inoltre, cosa fondamentale in questi casi, questo metodo presenta un ulteriore grande vantaggio: le superfici non subiscono nessun tipo di contaminazione durante l’uso di questo sistema di pulizia. Si tratta quindi di un metodo decisamente più sicuro e conveniente rispetto a quello tradizionale.

    Sanificare con il vapore saturo

    L’utilizzo del vapore saturo nelle pulizie di ambienti, sia lavorativi che casalinghi, è sicuramente una soluzione eccellente. La cosa importante in questi casi è quella di affidarsi ad aziende specializzate ed esperte nel settore che, con le attrezzature adatte sanno come intervenire per ogni tipo di pulizia e igienizzazione, specialmente in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, con il virus da Covid-19.