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Pulizia criogenica: che cos’è e come viene effettuata

    La pulizia criogenica è un tipo di servizio che sta prendendo sempre più piede. Vediamo di cosa si tratta.

    Cos’è la pulizia criogenica

    La pulizia criogenica, anche conosciuta come dry ice blasting, è una pulizia che utilizza lo shock termico recuperato dall’esaltazione del ghiaccio di anidride carbonica ( meglio noto come ghiaccio a secco) ad una temperatura di -78°C, irradiato ad un’elevata pressione sulla superficie da pulire. La temperatura così bassa permette di offrire la migliore metodologia di pulizia perché assicura l’abbattimento batterico.
    Numerosi sono i vantaggi che questa tipologia di servizio, tra i quali:- non comporta alcun danno all’ambiente circostante in quanto l’unica sostanza adoperata, ovvero il ghiaccio a secco, durante la fase della lavorazione si trasforma in CO2 (anidride carbonica in stato gassoso) e quindi inerte e atossico.
    – durante la pulizia non viene utilizzato alcun prodotto chimico e questo significa che, sia la superficie interessata che l’ambiente non verranno inquinati
    – il ghiaccio secco è un materiale asciutto e per questo motivo può essere usato in applicazioni particolari, come ad esempio quadri elettrici anche in tensione
    – il ghiaccio secco ha un’azione non abrasiva, ma soprattutto non riga o rovina la superficie interessata
    – è una particolare pulizia che può essere impiegata anche per grandi macchinari industriali e consente di non doverli smontare, evitando così che rimangano fermi per molto tempo.
    bassi costi di smaltimento
    – pulizia di alta qualità assicurata.

    Campi di impiego della pulizia criogenica

    Questa particolare pulizia viene impiegata in particolar modo nei seguenti ambienti:- Industria. In questo caso la pulizia criogenica viene utilizzata soprattutto per i macchinari che sono sporchi di morchie, grasso e vernici.
    Edilizia. In questo campo invece, la pulizia criogenica viene impiegata su delle superfici particolarmente delicate, come ad esempio manufatti o pietre, mattoni molto antichi e vetri storici.

    Come funziona la pulizia criogenica

    Innanzitutto, è importante fare una precisazione. La pulizia criogenica, o con ghiaccio secco, si fonda su tre azioni:1) Azione meccanica. L’anidride carbonica, che si presenta sotto forma di ghiaccio secco, viene proiettata sulla superficie da lavare con una velocità considerevole grazie all’azione dell’aria compressa. Siccome il ghiaccio secco si disintegra, gli unici residui sono i detriti ottenuti dalla pulizia della superficie e ciò significa che non vi è alcun danno sulla parte esterna.
    2) Azione termica. Grazie allo shock termico derivato da una temperatura molto bassa del ghiaccio secco, l’incrostazione presente sulla superficie diventerà molto più friabile e quindi risulta più facile la pulizia.
    3) Sublimazione. Con questo termine intendiamo il passaggio dallo stato solido a quello gassoso dell’anidride carbonica. Grazie a questa transizione, la CO2 ha un effetto fungistatico e batteriostatico in grado di rallentate la proliferazione della flora microbiologica.

    La pulizia criogenica avviene nel seguente modo: l’anidride carbonica viene proiettata sulla superficie che necessita di pulizia attraverso la spinta dell’aria compressa di un particolare macchinario chiamato dry ice blaster. Quest’ultimo è dotato di particolari valvole la cui funzione è quella di calibrare ed indirizzare il flusso, per garantire la massima efficienza della pulizia. Il macchinario può essere elettrico o meccanico (quando sfrutta l’energia proveniente dal movimento dell’aria compressa).
    In parole più semplici, la pulizia avviene perché la sporcizia viene congelata grazie al contatto con la CO2 e va incontro alla contrazione termica. A causa di ciò lo sporco si stacca dalla superficie ed è possibile, a questo punto, pulire in maniera ottimale senza creare abrasioni.