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Prestiti Personali e Finanziamenti: come funzionano e come richiederli anche online

    I prestiti personali sono i finanziamenti che vengono scelti dai soggetti privati che necessitano di immediata liquidità. Possono essere utilizzati per sostenere delle piccole spese, o per acquistare degli oggetti o dei servizi o semplicemente per disporre di denaro contante.

    Se volessimo classificare questi finanziamenti, potremmo innanzitutto dire che vi sono dei prestiti finalizzati e dei prestiti non finalizzati. All’apparenza si tratta della stessa cosa, ma in realtà vi è una particolare differenza che li contraddistingue ossia, come dice appunto la parola stessa, la finalità per la quale viene richiesto il finanziamento.

    I prestiti personali finalizzati possono essere richiesti solo ed esclusivamente per acquistare un determinato bene o servizio, di cui la banca è a conoscenza. Alcuni esempi possono essere ad esempio i prestiti auto, quelli per le moto o quelli per acquistare un elettrodomestico. I prestiti non finalizzati invece sono quei finanziamenti che vengono concessi dall’istituto di credito indipendentemente dall’utilizzo che il cliente intende farne. Colui che lo richiede potrà quindi spendere il denaro come meglio crede senza avere alcun vincolo imposto. Che siano finalizzati o non finalizzati il loro funzionamento è identico. In entrambi i casi colui che vuole beneficiarne dovrà presentare alla banca delle garanzie reddituali ossia dei documenti che attestino che egli percepisce una fonte di reddito continuativa che gli permetterà ad ogni scadenza di rimborsare quanto dovuto.

    La garanzia per eccellenza è rappresentata dalla busta paga del lavoratore dipendente. La stessa valenza viene data anche al cedolino della pensione. I lavoratori autonomi potranno invece utilizzare la propria dichiarazione dei redditi. Non neghiamo però che il lavoratore dipendente ha più possibilità di vedere la propria richiesta di prestito accettata rispetto al lavoratore autonomo. Questo perchè l’entrata del lavoratore dipendente è sempre costante nel tempo, mentre il reddito del lavoratore autonomo non essendo fisso non risulta essere una grande garanzia affidabile.

    Tale problema solitamente non è rilevante qualora si dovessero richiedere prestiti personali di piccoli importi. Purtroppo però, se la cifra richiesta dovesse essere considerevole, la banca erogante potrebbe richiedere delle garanzie aggiuntive. Una volta accettata la richiesta di finanziamento, la cifra concordata viene erogato sul conto corrente del cliente. Se egli non è titolare di un conto potrà in alternativa scegliere che tale somma gli sia erogata tramite un assegno circolare a lui intestato.

    Il rimborso avviene secondo le modalità descritte nel contratto di prestito. Solitamente è previsto un rimborso a scadenza mensile che avviene tramite il pagamento delle rate. Ogni mese infatti il debitore dovrà pagare quanto dovuto. Le modalità di pagamento sono solitamente due: tramite addebito su conto corrente ossia tramite Rid, oppure tramite il pagamento dei classici bollettini postali.

    Spesso viene chiesto se i protestati ed i cattivi pagatori possono accedere nuovamente ai finanziamenti. La risposta è si, anche se questi soggetti hanno avuto in passato dei problemi creditizi, potranno comunque accedere ai prestiti personali. Le modalità di concessione di denaro a tali soggetti possono però variare a seconda dell’istituto di credito. Solitamente chi è lavoratore dipendente o pensionato riesce ad avere il suo finanziamento nonostante quella che potremmo chiamare “la sua cattiva reputazione”. Questo perchè tali soggetti possono fare richiesta della cessione del quinto, ossia un prestito personale dove chi rimborsa il debito non è colui che lo richiede ma il suo datore di lavoro o il suo ente pensionistico.