L’Unione Europea ha un suo programma che porta a ridurre i consumi di elettricità di tutti i Paesi che la compongono. Uno dei primi passi di questo programma è stato quello di bandire l’uso delle vecchie lampadine ad incandescenza.
Queste infatti sono state sostituite dalle lampadine “energy saving” ossia dalle lampadine a risparmio energetico. Il risparmio c’è realmente? Cosa valutare prima dell’acquisto? Ci sono anche dei contro?
Analizziamo un pò per volta le risposte a queste domande. Una nuova lampadina ci permette di risparmiare fino all’80% di quelle tradizionali. Il problema sta nel fatto che, al momento dell’acquisto in negozio, costa almeno quattro volte di più. Un altro risparmio si nota nella durata, mentre per le vecchie lampadine ad incandescenza si pronosticava una vita media di un anno circa, per quelle nuove si prevede una durata di almeno otto anni. Logicamente la durata non è standard e dipende dalla marca e dal tipo di lampada.
Questi dati sono da prendere in considerazione pensando che nella stima si è previsto un utilizzo di tre ore al giorno. Sulla confezione però, per obbligo di legge, dovrà essere riportata la durata in ore, mentre quella in anni è facoltativa. Il risparmio quindi è effettivo, ma si potrà notare solo col passare del tempo, inquanto si dovrà innanzitutto ammortizzare il costo d’acquisto.
Vediamo ora alcuni svantaggi delle lampadine a risparmio energetico. Se prima eravamo abituati ad avere una forte luce sin dall’accensione, ora è necessario attendere un pò di tempo prima di avere una buona illuminazione. Prima di dare il massimo infatti, sono necessari dai 60 ai 90 secondi, un pò di più se le lampadine non sono di buona qualità. C’è da dire però che gli ultimi modelli hanno ridotto di gran lunga i tempi di massima illuminazione.
Parliamo ora di un argomento un pò più serio, materia di dibattito per molti: il mercurio e le radiazioni elettromagnetiche. Anche se le ultime lampadine emettono sempre meno radiazioni elettromagnetiche, gli esperti consigliano di tenerle lontane dalla testa e se possibile, utilizzare le lampade alogene a risparmio energetico. Il mercurio invece, presente all’interno della lampadina, può diventare un problema qualora la stessa dovesse rompersi.
Il mercurio è un elemento tossico, sia per l’ambiente che per noi stessi. Cosa fare quindi se dovessimo rompere per sbaglio una lampadina? Quali accorgimenti sono necessari? Il primo consiglio è quello di aerare la stanza per un pò di tempo, almeno per cinque minuti. Se è accesa l’aria condizionata, spegnetela immediatamente. Fate uscire dalla stanza bambini o se li avete, gli animali domestici. Non utilizzate l’aspirapolvere, il mercurio si disperderebbe nell’aria. Per quanto riguarda lo smaltimento sarà opportuno raccogliere i frammenti e chiuderli in un contenitore ermetico. Non gettate i frammenti tra i normali rifiuti, per il corretto smaltimento dovranno essere portati presso una piazzola ecologica, affinche vengano smaltiti nella giusta maniera.