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La normativa attuale dei pozzi neri

    Al fine che venga tutelata la salute umana e quella dell’ambiente, è bene che i cittadini rispettino le normative vigenti in tema di pozzi neri.

     

     

    In cosa consiste un pozzo nero e quando viene installato?

     

    Il pozzo nero è una fossa settica, solitamente disposta sottoterra che una persona è tenuta a installare nel caso in cui sia impossibilitato nel collegarsi alla rete fognaria pubblica.

    Il compito di questa fossa, è quello di fare da contenitore agli scarichi di un’abitazione che per motivi logistici, risulta troppo lontana dalla prima rete fognaria più vicina.

     

    La pericolosità dei liquami è molto alta, motivo per il quale la manutenzione deve essere effettuata in maniera costante e rigida, rispettando particolari tempistiche.

    La non pulizia di un pozzo nero, potrebbe costituire danni veramente grandi sia per l’economia che per la natura.

     

     

    Quali norme regolano l’installazione e la manutenzione dei pozzi neri?

     

    Attualmente una persona che ha necessità di installare un pozzo nero, deve rivolgersi in primo luogo al comune di appartenenza con il progetto e la relazione tecnica dell’appartamento presso il quale vuole effettuare l’intervento.

    Una volta consegnati questi documenti, viene avviata un’analisi molto meticolosa per valutare se il terreno coinvolto è idoneo o meno allo sversamento dei liquami.

    Ovviamente questa procedura non è immediata e richiede che il cittadino si muova in anticipo rispetto alla messa in opera.

     

    Per la creazione di un pozzo nero, quindi, è indispensabile la licenza d’autorizzazione, che vale quattro anni e che richiede rinnovamenti.

    Per le procedure di rinnovo è bene muoversi in anticipo di sei mesi, altrimenti il rischio potrebbe essere quello che l’autorizzazione pervenuta all’ASL (responsabile delle manutenzioni) perda di validità.

     

    Le norme vigenti regolano anche le tipologie di materiali da poter e non poter usare nella la realizzazione di pozzo nero, che devono essere costruiti in cemento o vetro resina.

    Nella parte interna del pozzo, devono essere collocati particolari degrassatori, costituiti da blocchi di cemento che permettono di contenere le schiume prodotte dai detersivi utilizzati e immessi nelle tubature.

     

    In ogni caso la pulizia dei pozzi neri è fondamentale per un corretto utilizzo del congegno, in quanto nel suo fondo sono solite depositarsi grosse quantità di grassi.

     

     

    La fitodepurazione dei pozzi neri – Cos’è e a cosa serve?

     

    Rimanendo in tema di pulizia e manutenzione, è necessario sottolineare che esiste una soluzione moderna e molto efficace per sopperire alle problematiche dello sversamento: la fitodepurazione.

     

    Per fitodepurazione si intende l’utilizzo di speciali piante capaci di assorbire i liquami che penetrano nel terreno.

    Ovviamente la collocazione di queste piante deve essere effettuata da esperti altrimenti il rischio è quello di ottenere un risultato inefficace, causando danni al pozzo a livello tecnico, fargli avere delle performance insufficienti e nel peggiore dei casi creare danni consistenti al terreno.

    In ogni caso, il controllo delle manutenzioni spetta agli esperti tecnici dell’ASL, che ad intervalli di tempo regolari devono misurare attentamente le schiume che si formano nei pozzetti e verificarne la nocività.

    Lo spurgo è da effettuarsi in media almeno ogni 6 mesi, da un team di professionisti del settore, ovvero aziende che grazie all’utilizzo di particolari macchinari riescono a ad effettuare pulizie complete e accurate.

    In questo modo si eviterà che le sostanze dannose all’interno della fossa settica, vengano immesse nel terreno.

    Tutto questo permette di rispettare il contenuto della normativa attuale sui pozzi neri, che ovviamente previene qualsiasi tipo di inconveniente, personale e ambientale.

    Ecco quindi che vi abbiamo illustrato un iter molto chiaro per la realizzazione di un pozzo nero e affrontanto in maniera dettagliata i vari passaggi del suo mantenimento nel tempo.

    A questo punto se siete interessati all’installazione di un congegno di questo tipo non vi resta che munirvi dei documenti citati nel secondo paragrafo e rivolgervi al vostro comune di appartenenza.