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La storia dei balli latino-americani dalle origini

    In tutta la sua vita, l’uomo ha sempre intrattenuto in svariati modi, soprattutto con l’arte. E parlando proprio di arte non si può non far riferimento ad una delle classiche abilità che più gli riesce, ovvero la danza. Ma entrando ancora di più nello specifico, una delle più importanti è sicuramente quella latino-americana, classica “arma” di comunicazione con il corpo.

    Origini

    La danza latino-americana ha sempre avuto come scopo quello di rappresentare una forma di comunicazione che al principio voleva emozionare senza l’uso del linguaggio verbale ma corporale, fatto di movimenti e ritmo. Sono delle danze di coppia e prendono il nome dalle loro origini, nati sotto la forma del “danzòn”, uno stile dal sapore antico. Molto probabilmente, secondo cenni storici, la danza è nata a Cuba per poi migrare a New York, negli USA. Sta di fatto che risale addirittura al 18° secolo. Dunque, le radici di questa forma d’arte partono da lì per poi evolversi col passare del tempo mescolandosi anche ad altre correnti artistiche fino ad oggi. Cuba in principio fu colonia spagnola (ecco perché il termine “latino”) e solo nella metà del 19° secolo i suoi abitanti, sotto imposizione spagnola acquisendo dei veri e propri consigli politici tra gli schiavi, poterono conservare le proprie usanze fondendole con le influenze francesi e spagnole dando quindi vita al “danzòn”, una delle primissime danze cubane che si è poi evoluta nell’epoca attuale.

    Le danze latino-americane conosciute oggi

    I balli sono cinque: cha cha cha, rumba, jive, samba e infine paso doble.
    Il cha cha cha è forse una delle più famose della storia della danza latino-americana. In molti sostengono che derivi dal mambo, altri invece sostengono che derivi proprio dal danzòn. Sta di fatto che il cha cha cha iniziò a formarsi fortemente nei primi anni cinquanta.
    La rumba, diversamente, nasce sempre a Cuba nel 1878 dopo l’abolizione della schiavitù a seguito del conflitto con la Spagna, proprio quando la gente locale si spostò verso le periferie urbane. Gli strumenti usati per i ritmi sono le maracas, le marimba, le claves e i tamburi. Ad oggi si conoscono due tipi di rumba; quella beguine nata dal filone Yambù costituita da un’anima più romantica, e quella caraibica, nata invece dai filoni Guaguancò e Columbia con uno stile molto più aggressivo.
    Terzo ballo latino-americano è il jive, uno dei più movimentati tra queste danze. Esso si sviluppa negli USA in un contesto periodico che va dalla fine della prima guerra mondiale ai confini della seconda. Era praticato in origine solo da africani ma poi si diffuse in tutto il resto del mondo esportato da soldati americani e canadesi.
    La samba è invece tipico del Brasile, sviluppatosi a Rio de Janeiro, praticato dagli schiavi che venivano rapiti e portati qui dall’africa occidentale. Nella samba sono presenti liturgie di varie divinità appartenenti a più religioni di diversi popoli africani. La samba si può dire sia considerata come un vero e proprio rituale, nata come ballo sociale per arrivare in Europa molto probabilmente nel 1920, presentata come ballo di coppia. Attualmente a Rio la samba ha la fama di essere usata nel carnevale.
    Ultimo è il paso doble, danza spagnola dei primi anni del 1900, che fa chiaro riferimento al “passo doppio” o “passo a due”. Ispirato al flamenco, il paso doble entra a far parte della disciplina delle danze latino-americane nel 1954 portando con sé un ritmo caliente, essenziale e soprattutto elegante della coppia.