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Dalle origini dell’architettura High-tech a oggi

    Sono passati ormai circa trenta anni da quando il tipico stile architettonico denominato High-Tech ha prepotentemente invaso la scena nel settore. Da allora nel mondo è nata una vera e propria competizione, in cui rinomati architetti ma anche nuovi talenti cercano di stupire con strutture a dir poco uniche.

    Le origini dell’architettura High-Tech

    Nata verso la metà degli anni settanta, l’architettura High-Tech ha fatto in modo che i novizi architetti progettassero facciate di edifici con recinzioni e particolari canali ondulati. Tra i paradigmi più celebri dell’High-Tech c’era tuttavia già presente Centre Pompidou di Parigi, progettato da noti architetti tra cui il nostro mitico Renzo Piano nell’anno 1976. Il complesso architettonico essenzialmente si presentò subito come una sorta di edificio capovolto, che metteva in bell’evidenza le sue fondamenta. Reti di diversi colori realizzate con i classici tubi simili a quelli delle impalcature, svariati tipi di condotti e scale mobili circondavano l’edificio, diventando essenzialmente degli elementi decorativi. Com’era prevedibile, questa struttura scatenò la reazione non solo dei parigini ma anche tra tutti gli esperti del settore di altre parti del mondo. I suddetti costruttori tuttavia ostinatamente continuarono ad asserire che si trattava di una struttura bella e moderna e che avrebbe dato l’input ad altri architetti in futuro. Queste affermazioni furono decisamente appropriate visto che architetti e designer d’avanguardia non esitarono a proporre strutture con materiali simili a quelli utilizzati per il complesso, e non solo all’esterno ma anche come design d’arredo interno.

    Il boom odierno

    La nuova e funzionale estetica delle opere architettoniche High-Tech che oggi possiamo ammirare in svariate parti del mondo è teoricamente libera dalle maree della moda domestica standard e oltre ad avere un bell’aspetto, utilizza materiali meno costosi dei laterizi più raffinati. Fatto ancora più straordinario, è l’alta tecnologia di questa branca dell’edilizia che ha offerto ad architetti e affermati designer un’opportunità perfetta per sfruttare elementi prefabbricati e per creare facciate con parti modulari, ossia di optare per una tipologia di lavori a lungo sfuggita nel settore dell’edilizia. Oggi si può dunque asserire senza alcun dubbio che in futuro tutti gli edifici saranno progettati con la concezione dell’architettura High Tech, e forse anche meglio, visto che l’alta tecnologia segue ormai la strada della maggior parte dei movimenti estetici, basati sul minimalismo. Del resto l’eredità lasciata dai pionieri dell’alta tecnologia architettonica High Tech permette oggi di implementare elementi di tendenza, elettrodomestici compresi, a cui si aggiungono spesso arredi vari ormai onnipresenti in ogni contesto come ad esempio plafoniere circolari metallizzate tipiche delle grandi fabbriche, sedie ergonomiche e scaffalature filiformi.

    L’architettura High-Tech di lusso

    Contrariamente a quanto si pensava agli albori della nascita dell’architettura High Tech, questa concezione del settore delle costruzioni oggi è molto presente anche in contesti lussuosi; infatti, basti sfogliare riviste e pagine web per rendersi conto che anche alcuni loft una volta rigorosamente in legno o in cemento, presentano strutture e finiture High Tech che copiano i vari spazi industriali, rendendoli simile ad una fabbrica. Il boom che sta vivendo questa architettura, rappresenta oggi anche un modo da parte dei paesi più ricchi come ad esempi quelli arabi, di esibire grattacieli di questa tipologia che non hanno nulla da invidiare a quelli che un tempo erano definiti una prerogativa americana sia in termini di altezza che di design.