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Come Aprire o Chiudere un Conto Corrente

    Se si devono ricevere dei bonifici, depositare degli assegni o fare altre operazioni potrebbe essere utile conoscere come aprire un conto corrente.

     

    Come Aprire un Conto Corrente

    L’apertura di un conto offre diversi vantaggi in quanto sarà poi possibile effettuare tante operazioni che senza un conto risulta più complicato effettuare.

    E’ possibile ottenere ad esempio una carta di credito o una carta di tipo Bancomat, è possibile incassare un assegno con più semplicità ed inviare e ricevere dei bonifici. Inoltre con i nuovi conti correnti è possibile accedere ai servizi di Home Banking.

    In pratica ci si collega direttamente da casa al sito web della propria banca e, con le proprie credenziali, si accede al proprio conto corrente online. Da qui sarà poi possibile effettuare diverse operazioni stando comodamente seduti vicino al proprio computer o Tablet. Alcune banche forniscono già delle applicazioni per Smartphone e iPhone ed utilizzandole sarà possibile usufruire di tutti i servizi di Home Banking come da pc.

    Prima di spiegare come aprire un conto corrente cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. In realtà la cosa è più semplice di quanto sembri. Si tratta di un semplice deposito di denaro che il cliente fa presso la propria banca di fiducia.

    All’apertura del conto, ossia al primo deposito viene assegnato un codice, detto Iban. Grazie al codice Iban sarà possibile identificare il conto corrente, lo Stato (inteso come Paese, ad esempio Italia), il nome della Banca e la filiale presso la quale si è aperto il conto corrente.

    Come aprire un conto corrente e quali sono i documenti necessari? Innanzitutto per aprire un conto corrente è necessario che il cliente abbia compiuto almeno 18 anni e sia quindi maggiorenne. I documenti richiesti sono quelli anagrafici quindi sarà necessario al momento dell’apertura presentarsi con carta di identità e codice fiscale. Un conto corrente può far sostenere al cliente diverse spese.

    L’obbiettivo di chi ne apre uno è quello di essere sicuro che non siano previste spese accessorie per l’utilizzo delle operazioni più comuni. Solitamente, se non diversamente proposto nell’offerta commerciale, le spese che si potrebbero pagare sono: quelle per l’incasso della rata, quelle per l’estratto conto e quelle per l’invio ed il ricevimento dei bonifici.

    L’incasso della rata prevede un addebito per ogni rata che viene pagata tramite il Rid. Se quindi volete pagare delle rate o delle bollette tramite il Rid, assicuratevi prima che il vostro conto non preveda le spese di incasso o di gestione della rata.

    Le spese per l’estratto conto invece prevedono un costo per l’invio tramite posta del proprio estratto conto e può avvenire mensilmente o ogni tre mesi. Grazie ai servizi di Home Banking oggi è possibile annullare con facilità questa spesa e consultare, quando si vuole, il proprio estratto conto direttamente online.

    Alcune banche applicano una commissione per l’invio o per il ricevimento di un bonifico bancario. Alcuni istituti di credito consentono di effettuare tale operazione gratuitamente, altri invece offrono questo servizio illimitato a fronte di un canone mensile.

    Ora che conoscete come aprire un conto corrente sicuramente avrete capito che si tratta di un’operazione abbastanza semplice ma che comporta la lettura di tutta l’offerta commerciale prima di firmare qualsiasi contratto. Fate quindi attenzione a tutte le spese accessorie presenti nel contratto prima di aprire il conto corrente bancario.

    Per chi desidera esistono anche delle carte di credito ricaricabili fornite dalle principali banche che sono dotate di un codice Iban ed hanno le stesse funzioni di un conto corrente. La più conosciuta è sicuramente quella fornita da Banca Unicredit chiamata Genius Card. Ultimamente anche il gruppo di Poste Italiane ha creato la sua carta di credito ricaricabile dotata di codice Iban chiamata Postepay Evolution. La nascita di tali carte è data dal fatto che sono molto semplici da utilizzare su internet e spesso risultano essere il metodo di pagamento ideale, e più sicuro, per effettuare degli acquisti e successivamente dei pagamenti sui vari siti web.

     

    Quanto Costa Chiudere un Conto Corrente

    Abbiamo già visto insieme quali sono le spese di apertura di un conto corrente e quali sono invece le spese di mantenimento dello stesso. Abbiamo quindi visto che quando si apre un conto, nella quasi totalità dei casi, gli istituti di credito per incentivarne l’apertura offrono bonus e promozioni e pertanto risulta davvero difficile che si paghi del denaro per un nuovo conto bancario.

    Per quello che riguarda il mantenimento dello stesso invece, abbiamo visto che vi sono diverse possibilità, alcune banche offrono il canone gratuito ai più giovani, altre offrono il canone gratuito ma non pagano gli eventuali interessi maturati, altre invece offrono un servizio a pagamento mensile ma offrono poi il pagamento degli interessi come compenso. Insomma, vi è davvero l’imbarazzo della scelta in questo settore, ogni utente può scegliere quale conto bancario o postale utilizzare e usufruire delle varie promozioni. Ma se si giunge al termine del rapporto con la banca e si decide di chiudere il proprio conto corrente, vi saranno delle spese da sostenere? Scopriamolo assieme.

    Grazie al Decreto Legge Bersani oggi chiudere un conto è diventata un’operazione abbastanza semplice. Ma questo comporta una spesa? Quanto costa chiudere un conto corrente?

    Queste solo le domande che i consumatori si pongono nel momento in cui vogliono chiudere un vecchio conto corrente per inutilizzo o per un passaggio verso uno nuovo, magari presso un differente istituto di credito.

    Il già citato Decreto Legge Bersani è stato ideato per la tutela del cliente. Alcuni anni fa, prima dell’emissione del decreto, chi desiderava chiudere un conto doveva sostenere diverse spese e questo era appositamente fatto per scoraggiare il cliente nell’effettuare l’operazione di chiusura.

    Oggi invece gli istituti di credito non possono far pagare ai propri clienti delle spese aggiuntive per chiudere il proprio conto. Chi è titolare di un conto può chiuderlo in qualsiasi momento senza dover dare alcuna spiegazione alla banca.

    Possiamo quindi oggi rispondere alla domanda quanto costa chiudere un conto corrente dicendo che le spese sono pari a zero. Attenzione però, in ogni caso ci saranno delle piccole spese da sostenere. Anche se non sono previsti costi di chiusura si dovranno ugualmente pagare una quota del canone ed una quota dell’imposta di bollo.

    Queste spese non sono relative alla chiusura, ma sono relative all’utilizzo del conto sino al momento in cui si decide di chiuderlo. Chiariamo questa situazione con un piccolo esempio. Supponiamo che il signor Rossi decida di chiudere il proprio conto corrente bancario trascorso un mese dal trimestre. In questo caso il signor Rossi dovrà pagare un terzo del canone ed un terzo dell’imposta di bollo. Non dovrà quindi sostenere ulteriori spese nè costi aggiuntivi.

    E se il conto corrente fosse online? Quanto costa chiudere un conto online? Anche se la procedura di chiusura sono differenti, in quanto tutta la documentazione dovrà essere inviata tramite fax o email, i costi vengono gestiti nella stessa maniera del conto presso una banca tradizionale. Nessuna spesa da sostenere quindi, se non quella del pagamento del canone e dell’imposta di bollo per il periodo in cui si è usufruito del conto.