Vediamo in questa guida come rinnovare un prestito alla sua scadenza, in particolare vedremo cosa dice il DPR 180 e come avviene il rinnovo della delegazione di pagamento, un finanziamento che prende il nome di prestito delega.
Il DPR 180, relativo al rinnovo dei prestiti
Il rinnovo dei prestiti riguarda una pratica minuziosamente regolamentata, e la cui parametrazione all’interno dello Stato italiano è stata avviata a partire dal 1950, quando per l’appunto venne emesso il Decreto del Presidente della Repubblica 180: il decreto in oggetto, suddiviso in 77 articoli, dispone di alcune sezioni specifiche, dedite esclusivamente alla direzione delle pratiche inerenti il rinnovo della cessione del quinto, nonché di quello riguardante la delegazione di pagamento.
Per quanto riguarda la cessione del quinto, ad esempio, può essere molto utile prendere in considerazione alcuni articoli interni al Decreto, i quali sostanzialmente delineano i tratti che contraddistinguono tale movimento finanziario.
Prendendo come riferimento gli articoli 39 e 68 del DPR 180, equivalgono senza alcun dubbio agli elementi caratterizzanti il rinnovo della cessione del quinto: l’articolo 39, infatti, definisce la cessione del quinto ed il relativo rinnovo come due operazioni indipendenti dall’eventuale presenza di pignoramenti a proprio carico; trasferendo l’attenzione sull’articolo 68, invece, il medesimo definisce le limitazioni temporali inerenti la richiesta di rinnovo, la quale, in caso di piano d’ammortamento quinquennale, non è tenuta a fare riferimento ad alcuna scadenza, mentre per quanto riguarda il piano decennale, è previsto che il rinnovo interessante il medesimo avvenga non prima dell’assolvimento ai due quinti dell’importo totale.
Indipendentemente dalla natura di appartenenza del prestito, il Decreto 180 sottolinea che la cessione di parte dello stipendio per il riconoscimento di un prestito può avvenire al compimento del quarto anno di servizio effettivo presso l’attività di competenza: un dettaglio di altrettanto rilievo, inoltre, è individuabile nella facoltà di effettuare il contemporaneo rinnovo riguardante la cessione del quinto e della delegazione di pagamento, a condizione che il totale avente origine dall’assembramento dei due movimenti non disponga di un valore superiore al 50% del proprio stipendio: in concomitanza a quanto qui descritto, la consultazione di personale esperto e preparato in questo settore è in grado di fornire importanti dettagli aggiuntivi, riguardanti le regole stabilite in materia di rinnovo.
Rinnovo delegazione di pagamento
La fruizione inerente la cessione del quinto non sempre è in grado di adempiere alle necessità per le quali si è scelto di stipulare il contratto. Qualora si intenda fare leva su un procedimento capace di supportare quanto precedentemente stipulato, è possibile fare affidamento sulla delegazione di pagamento: quest’ultima, paragonabile alla cessione del quinto, corrisponde ad una forma di prestito destinata ai lavoratori dipendenti, dalla cui busta paga verrà decurtato un importo equivalente ad un quinto dello stipendio.
Nel rispetto di quanto considerato dal riferimento dei più importanti gruppi bancari, la delega di pagamento concerne un procedimento privo di un’assistenza legale adeguata, ragione per la quale è indispensabile che l’azienda assuntrice ammetta al proprio interno il riconoscimento della delegazione in oggetto.
Ipotizzando l’ammissione di cui sopra, è opportuno considerare che, al pari di altre forme di finanziamento, la delegazione di pagamento, altrimenti conosciuta come prestito delega, è assoggettata alla possibilità di subire un rinnovo. In appoggio a quanto affermato presso i migliori istituti bancari, la delegazione di pagamento può essere rinnovata nel rispetto di alcuni requisiti specifici: un dettaglio sul quale non si può in alcun modo trascendere, ad esempio, corrisponde al raggiungimento di una determinata fase del piano d’ammortamento, il cui valore minimo corrisponde al 40% di quanto originariamente stipulato.
Precludendo l’adempimento a ciascuno degli elementi presi in considerazione, l’ottenimento di un prestito delega presenta alcuni vantaggi innegabili, primo fra tutti la possibilità di ricevere un prestito anche in presenza di altri finanziamenti attualmente in corso.
Una limitazione che non può essere trascurata, tuttavia, si traduce nell’impossibilità di riconoscere una delegazione di pagamento ad un cliente pensionato: a differenza di quanto avvenente per lo stipendio di un lavoratore dipendente, infatti, le liquidità inerenti la pensione sono in grado di supportare un unico finanziamento. In favore degli interessi dei pensionati, perciò, può essere utile considerare un’alternativa ugualmente efficace, la quale trova la propria concretizzazione nel rinnovo della cessione del quinto.